DALL'INNAMORAMENTO ALL'AMORE

21.07.2015 11:27
Quest'oggi ho pensato di affrontare un argomento che attrae sempre il nostro interesse, ossia come nasce e si sviluppa un legame sentimentale tra adulti percorrendolo mediante fasi comuni e universali. La nascita e la stabilizzazione di una  relazione amorosa si rifanno al'iter descritto da J. Bowlby per il legame d’attaccamento infantile. Con ciò non sto affermando che quello che percepiamo e compiamo con il nostro partner sia speculare a quello che percepiamo e compiamo con il nostro genitore. Esistono moltissime sfaccettature che andremo a vedere in seguito.  
Si possono trovare ben 4 fasi: 
 
1. ATTRAZIONE - CORTEGGIAMENTO - FLIRTING:
Questa fase è ricca di  di segnali d’interesse. Pensiamo di trovarci di fronte a un qualcuno che abbia per qualche ragione rubato la nostra attenzione e che ci dia pure l'impressione di essere una persona interessante. Il nostro comportamento subirebbe un certo mutamento, in quanto inizieremo sicuramente a sorridere a trentadue denti, gesticolare, fare l'occhiolino, ad elevare tono e volume della voce  e ad ampliare  gesti ed espressioni facciali.  Questi indicatori, tendono a stimolare nell'altro  l’eccitamento e il desiderio di contatto, primi fattori  che possono rendere favorevole la costruzione del legame.  In questa fase un lieve indietreggarsi dell’altro fa si che si verifichi una repentina  ritirata e  si rivolga la nostra attenzione altrove, verso chi si ponga ai nostri occhi come altrettanto stimolante. Nel caso opposto, in cui anche  l’altro sfoggia il suo interessate i  richiami si intensificano e si evidenziano verso il corteggiamento, così da saggiare  la corrispondenza dell’uno e dell’altra rispetto le proprie aspettative. 
Tale fase è similare alla prima f. di preattaccamento osservabile nell’infanzia, che va dalla nascita ai due mesi di vita del bambino, in cui  per esempio il bambino di quell’età sorride all’avvicinarsi di qualsiasi essere umano. 
 
2. FORMAZIONE DELL’ATTACCAMENTO E DELL’INNAMORAMENTO
In questa fase si hanno  interazioni prolungate sempre più tenere e intime. L' attivazione fisica e psicologica è altissima, accompagnata però anche da  comportamenti che forniscono uno stato d'animo tranquillito e un senso di sicurezza. Le mani si intrecciano l'una all'altra, gli  abbracci si susseguono, il tono di voce si paca e si usano forme di linguaggio simile al “baby-talk“. L'uno diventa per l’altro una risorsa affettiva, come rifugio emotivo. Di fianco al desiderio e l'appagamento del contatto si prospetta la visione del "rifugio sicuro, del nido" portando a intravedere nell'altro la  possibilità di avere protezione, conforto, sicurezza nel momento di pericolo, paura, ansia o stress. Tale fase  va dai due ai sette mesi di vita del bambino, caratterizzata dallo sviluppo dell’attaccamento (che però non è ancora marcato), dal riconoscimento di persone familiari e da orientamenti e segnali diretti verso una o più persone discriminate, nonostante il bambino continui ad accettare indiscriminatamente cura e attenzione da chiunque.
 
3. ATTACCAMENTO BEN DEFINITO E DELL’AMORE RECIPROCO
In questa fase dimiusce la frequenza dei rapporti  sessuale e il desiderio morboso di presenza e vicinanza, allo stesso tempo sale in maniera esponenziale il sostegno emotivo da parte del partner e la necessità dell’altro come rifugio e base sicura. L'innamoramento ha lasciato spazio l’amore.  Si parla di amore vero nel momento in cui l’altro si identifica come  “base sicura”, quando il desiderio, l'impeto fanno posto alla familiarità, al calore, quando le sensazioni e le emozioni più forti sono di premura, di affettuosità, stima, credito e fiducia. La riscontriamo in maniera similare alla fase dell’attaccamento ben sviluppato osservabile nell’infanzia, che va dai sette ai ventiquattro mesi di vita del bambino. 
 
4. FASE POST-ROMANTICA O DELLA VITA QUOTIDIANA
In questa ultima fase la sicurezza e la fiducia sono tali da rendere la relazione matura e consolidata.  Si ha una minor vicinanza corporea, minori scambi di sguardi e sessuali, poiché si riflette su faccende e interessi disgiunti alla coppia, nella ricerca e scoperta di nuovi contesti e nel poter esprimere le proprie potenzialità, le proprie attitudini, a dispetto della fase  di innamoramento.Il  partner diventa così la “base sicura“. Visto dall'esterno, da chi non sa,  si può avere  quasi l'impressione che l’amore sia giunto al termine e che la coppia  non sia unita dall’amore ma solo dall’attaccamento, visto piuttosto come  una specie di apatica accettazione alla tranquillità, alla monotonia, al tran tran e ad una promessa data.  La consapevolezza della presenza dell'altro è lì, anche se è interessato in tante altre attività come il lavoro o la cura dei figli, e la sicurezza che questo possa essere presente nel momento di necessità conforta e fa sentire protetti, amati. Durante  questa fase si allude ad una “relazione secondo lo scopo”, in cui lo scopo è di fornire e riscuotere rassicurazione. Questa fase è paragonabile a quella dell'infanzia in cui la  relazione è regolata da scopi.  La troviamo  dai ventiquattro mesi in su, dove  Il bambino intraprenderà un processo esplorativo del mondo che lo circonda grazie alla fiducia che ha maturato con la disposizione nei suoi riguardi della madre.
 
Il mancato soddisfacimento del bisogno naturale di conforto e sicurezzo all'interno di una coppia, dove è presente però una forte intesa sessuale, una spiccata attrazione, può determinare lo stesso l'interruzione della relazione a causa di un enorme senso di insoddisfazione. 
 Studi hanno evidenziato che la fase in cui l’attrazione reciproca e l’interesse sessuale svolgono un ruolo importante nella stabilizzazione del legame di coppia dura due-tre anni, periodo che si ritrova nelle diade madre-bambino atto alla  costruzione del legame d’attaccamento.  Non a caso un gran numero di separazioni  si osservano intorno al quarto/quinto anno di vita della coppia, in quanto viene a mancare lo spostamento verso una relazione d’attaccamento “regolata da scopi”. Qualsiasi legame che resta fissato a fasi precedenti è comunque destinato a fallire, in quanto il legame  non funziona,  è malato e  nessuno dei due partner riesce a dare all’altro quel senso di fiducia e di sicurezza che rendono la vita possibile.
 
Elaborazione e riesame del corso di psicologia della coppia 
 
Un caro saluto
SILVIA ROSSI